Categoria: Scrittura surreale

Il miraggio del pensiero

L’ebrezza del pensiero era stata fino ai cinque anni nell’innocenza dove non era ancora arrivato con le sue confetture di ciliegie il desiderato mondo meraviglioso fantastico della scuola. “!?!?” Ecco è iniziato il tempo del paradiso artificiale puzza già di vecchio di conosciuto di struggente di merda di morte di criminalità di corruzione di ladri…
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Narrazione Anarchica di K116

Il sonno  ha sempre in serbo una pausa di panico, non so chi mi tira giù qs mutande, la mia forza erotica è la mia forza x peccare; qui nell’isola della piazza c’è “un” qlcuna flessuosa in shopping sotto i portici con la artificial intelligence del frigo a raffreddare la volontà di un essere caliente…
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Una scala con le labbra secche di ElleB

Il bar del condominio era all’asta, ora donne del condominio è vostro. L’ho acquistato x voi. Signora del X piano scenda a vedere uomini danzare sul cubo. Tu ! vieni pure anche se sei di un altro condominio. Non ho capito bene l’offerta ha qlcosa di strano. Tu Puer aeternum fai il barman ?! Mie…
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Vescovo di ElleB

Ora sono vescovo docg consacrato da Halcionina, Neutrini, Narratore.  Il narratore mi dice vuoi vivere nel sonno ? Si certo, viaggiare/dormire con  Halcionina. Per glasnost, io narratore, non so chi sia Halcionina. Mi è sfuggita, sei dove ? Sono tre gocce nel bicchiere sono già oltre, sola con bagaglio di solitudine all’aereo porto. Un bel…
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NARRAZIONE

Il narratore rimprovera il foglio, lascia che la penna ti  passeggi su, non tentennare, lasciami iniziare il racconto storiografico di mio Figlio dal giorno della nascita fino all’inizio della vita pubblica, “ci vuole fegato”.  Il foglio la penna vorrebbero lanciarsi  proprio sul fegato per prendere coraggio,  lui, che è morbido, ma non hanno testa sufficiente…
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Villa regina numero 2

i) Correre sdrucciolare sgusciare ondeggiare fuggire verbi in movimento, c’è anche riposare dormire oziare poltrire languire, tutti dalla mente del tarlo alla villa della regina. E qui per camere per corridoi per cessi per cucine. E qui nella villa della regina senza i verbi. Anche noi, qui, giocare amare baciare. “ Si parla di un…
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Sust

Daiaga in Sust da sfogo al suo grande intuito creativo. Non è mai una facile lettura, ogni parola è stata accuratamente scelta, il fraseggio talvolta si presenta volutamente ambiguo con più soggetti che si presentano contemporaneamente padroni dello stesso pensiero. Una cosa le è cara, mi ha detto, aver dato poesia al punto e virgola…
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I regali di Aga

di Daiaga Daiaga dice nell’introduzione Il sogno non deve piacere deve scorrere lento per essere apprezzato e lasciarlo andare come è, confuso zoppo o rapido per diventare favola. E’ questo il regalo di Aga sogni che si trasformano, il lettore ora può accettarli come realtà o favola.