Villa regina numero 2

Villa regina numero 2

i)

Correre sdrucciolare sgusciare ondeggiare fuggire verbi in movimento, c’è anche riposare dormire oziare poltrire languire, tutti dalla mente del tarlo alla villa della regina.

E qui per camere per corridoi per cessi per cucine.

E qui nella villa della regina senza i verbi.

Anche noi, qui, giocare amare baciare.

Si parla di un tarlo che dopo essere stato derubato dei verbi parla complessato confuso complessato senza di loro”

Lontani nell’ignoto i miei verbi …

Io piccolo tarlo dì x dì sofferente, verbo per i verbi in un dì complesso, un dì di dì senza luce, dì per dì nella villa della regina senza verbi.

Tarlo ! i verbi … sulla scrivania ! … Correre sdrucciolare sgusciare ondeggiare fuggire riposare dormire oziare poltrire languire giocare baciare amare, anche la foto della regina sulla scrivania con i verbi.

Passerà qui in questa bizzarra villa la giornata a osservare la regina oziare correre amare i verbi “

Mentre un vermicello dì x dì ondeggia

una farfalla dì x dì gioca

un ragnetto dì x dì fugge. NO impossibile !!

Tutti i verbi sempre e solo della regina.

Per un dì qui un dì senza nulla, in questo dì bizzarro il tarlo rapido predatore rubatore accaparratore di fuggire.

 

Fuggire da un dì per dì nella villa della regina. Nessun rumore, solo silenzio, solo fuggire ( la meta ? ) fuggire dentro un muro di aria. Fuggire nelle mutande della regina ? Qui !!!?

Meglio l’aria!

Il tarlo bisognoso di altri verbi sulla scrivania della regina.

Aria !!! fuggire oltre l’aria, nel cassetto.

Qui da un dì lontano le mutande della regina nel cassetto.

Ecco qui le mutande.

Tarlo in questo dì rubatore accaparratore prenditore di amare si anche oziare nelle candide mutande della regina.


ii)

Tarlo, dì su dì qui nell’aria di naftalina di cassetto, dì x dì, cassetto come un

mare on off “

io piccolo tarlo ospite delle mutande della regina.

Rubatore accaparratore prenditore di giocare si ora giocare con una mosca nel

cassetto.

Cassetto 8volante on off dalla regina e io con la mosca in questo cassetto dì x dì 8volante.

Assurdo insetto anche lui on off ma io ora giocare con lui sempre dì x dì anche nelle ore della notte, sempre, nel cassetto con quel stupido insetto, eppure finalmente ora giocare.

Tarlo rubatore accaparratore catturatore di sdrucciolare si ora sdrucciolare.

 

Mi sdrucciola la mosca dentro le cervella, un cervello di piccolo tarlo forse più piccolo del suo.

Di nuovo, rubatore accaparratore catturatore di oziare si sdrucciola sulle morbide mutande della principessa e ozia.

iii)

La regina sotto il tavolo sotto il letto sotto il guardaroba. Un solo porco affare, il verbo porca miseria!!! per una regina non più regina.! il verbo!!!

Rubatore, prenditore accaparratore di amare sdrucciolare languire, con il verbo baciare per una regina non più regina ma donna.

Nel foga i neuroni in passione nel parcheggio del libero pensiero del tarlo che baciano la regina sotto il tavolo sotto il letto sotto il guardaroba, regina non più regina ma donna. Il verbo ! i verbi !!! “ ora “ amare con le labbra, oziare sotto il letto, poi fuggire nel libero pensiero.

Rubatore accaparratore prenditore Si ! per languire in tanto orgasmo per poltrire nel nido delle mutande sotto il tavolo sotto il letto sotto il guardaroba della regina.

iv)

Il neurone a forma di virgola comodo come una poltrona all’in su, entusiasta, solo qualche problema con il libero pensiero, qualche problema alla virgola entusiasticamente ora in sù concava ora in giù convessa immagine geometrica della felicità, ma i verbi amare baciare ora oziano sulla virgola concava del neurone ondeggiante sull’altalena della felicità. Corrono lacrime di amare di baciare. Il tarlo ondeggia con la regina, il neurone estroso sguscia dalla virgola silenzioso sdrucciola sotto i verbi. Assurdo correre con la passione in un mare di tredici verbi, il tarlo riposa in attesa di dormire. Finalmente poltriscono tutti.

Io libero posso usare i verbi che voglio, ; . E’ assurdo ho perso la ragione e mi sento felice, delirante voglio giocare con tutti i verbi che fino ad ora ho trascurato, “ essere, avere, rubare acchiappare prendere stropicciati durante tutto il racconto.

P. S. Fine del frullato dei verbi poveri che non entreranno mai nel cappuccino della letteratura.

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